Il nuovo codice del Made in Italy: sartoria italiana, comfort ed eleganza, brand indipendente

La sartoria italiana non è nostalgia: è una tecnologia culturale che continua a produrre valore. Parliamo di sistema, non di romanticismi: il Made in Italy pesa circa il 5% del PIL e coinvolge 1,2 milioni di persone tra tessile, abbigliamento e calzature. Dati, non slogan. Ago e filo qui sono infrastruttura: tengono insieme laboratori, distretti, competenze e la reputazione del Paese sul mercato globale. News+1

Eppure, nel rumore della produzione di massa, molto si è assottigliato. Negli ultimi anni la filiera ha perso imprese ogni giorno con un’erosione forte proprio nei comparti moda e questo significa laboratori che chiudono, sarte e sarti esperti che restano senza commesse, tecniche rare che diventano introvabili. Non è solo “colpa del fast fashion”, è un mix di prezzi compressi, cicli più brevi, volatilità della domanda. L’effetto si vede: fra fine 2023 e 2024 il tessile/abbigliamento italiano ha registrato un rallentamento (volumi in calo, ordini più deboli, molte aziende con ricavi in flessione), mentre gli indici ISTAT segnalavano contrazioni significative in maglieria e tessuti. confartigianatopavia.com+2FashionNetwork+2

Il dato che preoccupa di più non è solo la ciclicità dei mercati, ma la trasmissione del saper fare: entro il 2028 il sistema dell’alto di gamma stima un fabbisogno di 276.000 profili specializzati, di cui circa 75.000 nella moda. Se non arrivano nuove persone formate, modellistə, macchinistə, rammagliatrici, stiratori, il rischio è che il patrimonio si trasformi in storytelling senza mano. Atagamma+1

Per questo “ritornare alla sartoria” non è nostalgia, è una strategia di futuro. Significa rimettere al centro manifattura italiana, moda artigianale, slow fashion, qualità verificabile dentro e fuori (spalle che cadono giuste, paramonture pulite, rifiniture coerenti all’uso), e allo stesso tempo parlare la lingua del presente: comfort ed eleganza per vite veloci, materiali tecnici usati con disciplina formale, abbigliamento sartoriale che accompagni lavoro, viaggio, sera, per persone diverse ma esigenti. Sace

Ed è qui che entra Heemia: un ponte contemporaneo che rimette la manifattura italiana al centro, lavora in collezioni limitate, accorcia la filiera per garantire prezzo giusto e trasparenza, ed eleva perfino la felpa sartoriale a capo autorevole, adatto alla vita reale senza rinunciare al bello. Un invito concreto: ritrovare la sartoria italiana come pratica quotidiana, per persone che scelgono con consapevolezza.

Difendi il futuro del bello: scegli capi che nascono da mani italiane!!!!

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